IL BLUES RURALE
Iniziamo con il dire che nessun genere musicale ha avuto una ruolo così importante come il blues. Possiamo affermare che il blues è di fatto il padre della musica moderna e oggi giorno è difficile trovare un chitarrista che non sia stato influenzato in qualche modo dal Blues. Per ogni musicista che si rispetti, a prescindere dal genere musicale che vorremo approfondire, è importante studiarlo ed impararne il linguaggio. Per questo motivo qui troverai diverso materiale dedicato a questo genere musicale sin dalle prime lezioni, sia per quanto riguarda la chitarra ritmica, che solista.
Storicamente questo genere musicale nasce alla fine dell’ 800 ed in origine era composto solo da parti cantante. La prima forma di blues ci riconduce infatti ai canti degli schiavi neri con testi che erano per lo più legati alla loro purtroppo triste situazione sociale. La diffusione del blues da forma rurale a genere mondiale porterà ovviamente significativi cambiamenti nei testi ma non in quelle che sono le sue peculiarità musicali.
Prima di cominciare voglio passarti alcune nozioni fondamentali per sintonizzarci al meglio su questo argomento!
Vedremo in questo articolo il giro armonico base del Blues, inteso come blues tradizionale, country blues o rock blues che se ne dica.
I primi blues rurali erano organizzati secondo una struttura solitamente di 12 battute, divisa in 3 parti da quattro misure ciascuna.
I gradi interessati dal giro blues sono il I (accordo di tonica) il IV (accordo di sottodominante) ed il V (accordo di dominante). La particolarità di questo giro armonico sta nel fatto che si utilizzano solo accordi di settima di dominante (accordi Maggiori con la 7th minore). Nel blues, infatti, il continuo alternarsi di accordi di dominante da come risultato una sensazione di moto e di tensione priva di una cadenza che chiarisca in maniera netta la tonalità.
Per questo l’accordo di dominante d’inizio, viene preso come riferimento per indicare la “tonalità” (sarebbe meglio dire modalità) del blues…
Ti suggerisco di ascoltare molto blues per imparare a riconoscerne la forma ed i cambi.
E’ buona cosa imparare a memoria i blues in tutte le “tonalità”, considerando che nell’ambiente rock-blues lo suonerai spesso in “tonalità chitarristiche” come E ed A per i blues maggiori e Gm e Cm per i blues minori.
In ambienti jazzistici prevalentemente in F e in Bb, tonalità amate dai sassofonisti.
Esaminiamo ora un blues di tipo “tradizionale” (da Robert Johnson a Chuck Barry, T-Bone Walker, B.B. King). La sua struttura ancora oggi è di dodici battute ed utilizza solo tre accordi (o gradi). Fondamentale è la divisione ritmica dovuta al tempo “shuffle”, ottenuto suonando gli ottavi come se fossero terzinati.
Molto comune è la presenza del IV grado nella seconda battuta (esempi nella video-lezione 4“che ritorna alla tonica nella misura successiva. L’ultima battuta ha spesso l’accordo sul V (video lezione – chitarra blues #1 bicordi e giro base), dominante reale dell’accordo di tonica, che ci rimanda in maniera naturale a riprendere il giro.
Nel caso di blues in tonalità minore gli accordi diventano minori (MIm e LAm), mentre l’accordo di dominante rimane invariato.