Eccoci ad affrontare un argomento di eterno dibattito tra i chitarristi. Al centro della storica “controversia” ci sono tecnica vs espressività.
Mai come in questo caso le scuole di pensiero sono distanti e corrono lungo il sentiero della soggettività. Alcuni romantici sono legati ad una visione che vede la chitarra come un connubio di cuore e sentimento, affezionati ad un ricordo di miti della chitarra che altri trovano tecnicamente inadeguati e talvolta noiosi.
E allora potremo, senza dubbio, dividere il pubblico in due.
Da una parte quelli secondo i quali servono poche note e giuste, che reputano la tecnica nemica dell’espressività. Dall’altra i seguaci della velocità, del gesto, dell’agonismo strumentale: gli amanti del virtuosismo.
Dove sta la verità? Sempre che ne esista una!
Iniziamo col dire che prima della velocità ci sono melodia, ritmo, dinamica, tocco e suono; elementi fondamentali da cui non possiamo prescindere e che definiscono la nostra personalità come musicisti. Nella musica, il modo in cui si mette in pratica una idea è a volte più importante dell’idea stessa.
Ed allora torniamo al concetto di virtuosismo, tema principale di questo articolo. Questo termine, spesso abusato, viene frequentemente attribuito a musicisti che fanno della sola velocità, il loro cavallo di battaglia. È bene precisare però, che tra i virtuosi troviamo anche dei prodigi dello strumento, eccellenti improvvisatori, musicisti completi che fanno emergere la virtuosità non solo in termini di velocità, ma come abilità nel dare a tutti gli elementi, piena espressione.
Rileggendo un vecchio articolo pubblicato su Axe (periodico per chitarristi) da Maurizio Parri, mi sono divertito a rivisitare alcune categorie del chitarrista virtuoso.
…vai con la classifica!
VIRTUOSI ELEGANTI
Signori di altri tempi, che sanno sfoggiare l’abito giusto in tutte le occasioni. Riescono a fare acrobazie incredibili rimanendo sempre composti e con il sorriso sempre stampato in faccia. Non si prendono mai troppo sul serio, almeno in pubblico..
Esempi mitici: George Benson, Wes Montgomery, Frank Gambale
VIRTUOSI SAGGI
Si pone al servizio della musica e tiene la sua tecnica a freno con maestria. Con gusto e stile, si concede qualche attimo di piacere, ma vuole far godere prima gli altri.
Esempi mitici: Pat Metheny, Joe Satriani, Steve Morse, John Petrucci
VIRTUOSI ESIBIZIONISTI
Sono esagerati e senza ritegno. Sfoggiano la loro tecnica prepotente anche quando non c’è né realmente bisogno. Fortemente condizionati dall’estetica del gesto e dal proprio status, enfatizzano il tutto con doti teatrali. Sono un po’ tamarri ma non si può non amarli.
Esempi mitici: Yngwie Malmsteen, Steve Vai, Paul Gilbert, Eddie Van Halen
VIRTUOSI ESTREMI
Sono matematici mancati e vedono ogni assolo come rapporto tra tempo a disposizione e numero di note possibili. Con la loro tecnica strabordante preferiscono di gran lunga una nota in più ad una in meno, meglio se “periodica”. Solo il Professor X può fermarli.
Esempi mitici: Micheal Angelo Batio
VIRTUOSI TIMIDI
Sono bravissimi ma si vergognano e vivono le proprie doti come una colpa, pensando che l’erba del vicino sia sempre più verde. Noi vorremmo suonare come loro ma loro vorrebbero suonare come qualcun altro.
Esempi mitici: Ne è pieno il mondo
VIRTUOSI ALIENI
Hanno inventato tecniche e stili musicali senza rendersene conto.
Non sempre hanno seguito regole e studi convenzionali, si sono fatti da soli. Sono inimitabili..ma da dove vengono?
Esempi mitici: Jimi Hendrix, Django Reinhardt, Allan Holdsworth, Scott Henderson
VIRTUOSI 2.0
Hanno avuto accesso ad internet e hanno sviscerato tutto lo scibile chitarristico. Non sono riconducibili ad un solo stile musicale, ma sono legati dallo stesso filo rosso: lo shred.
Sono i nuovi pionieri della chitarra; coloro che tentano, con risultati alle volte discutibili, di oltrepassare gli orizzonti conosciuti.
Esempi mitici (di chi ci è riuscito): Guthrie Govan
ANTIVIRTUOSI
Professano l’essenza della musica. Resistono alle tentazioni, a volte per proprio gusto, a volte per il poco tempo, a volte per mancate capacità. Poche note, una o due. Ma che due…!
A loro andrebbe dedicato un articolo a sé.
Esempi mitici: Eric Clapton, B.B. King
E tu, che virtuoso sei?
Symon Soprani #liveyourguitar 2018
Classificare è complicato…cmq direi JiMI HENDRIX: L’istinto musicale che diventa invenzione e costruzione..il papa’ di tutta la chitarra moderna e di tutti i generi musicali successivi : Hard-rock, Rock-blues, Rythm’n blues rock, Psichedelic rock …..
ERIC CLAPTON: L’elettrificazione del blues , ma anche la precisione del tocco chitarristico
JEFF BECK: Il genio….come dice R. Blackmore: nella sua chitarra ci sono note che nella mia non ci sono, così come FRANK ZAPPA.
JIMMY PAGE: L’iniziatore e l’inventore dei riffs Hard…..ma anche di composizioni stupende
RORY GALLAGHER: Dopo Jimi, il più grande e selvaggio chitarrista di Rock-blues
ALVIN LEE: La rapidità di esecuzione incredibile, ma all’interno di brani memorabili
RITCHIE BLACKMORE: Forse il più grande chitarrista solista della storia del Rock, una fluidità e velocità solistica dentro brani storici del rock, unita ad un grande senso melodico!
DAVID GILMOUR: La sua chitarra è un “pasto della mente” disse qualcuno…se ne sono visti pochissimi che con poche note riescono a torcerti le budella come fa lui….con un sound fantastico